Berlino, 20 lug. (TMNews) – Francia e Germania si apprestano a dettare ancora una volta la linea al resto d’Europa. Alla vigilia dell’atteso vertice straordinario tra capi di Stato e di governo dell’area euro – convocato per affrontare il perdurante problema della crisi di bilancio in Grecia, che minaccia di contagiare altri paesi dell’Unione monetaria – il presidente francese Nicolas Sarkozy è volato a Berlino per una bilaterale con la cancelliera Angela Merkel, con l’esplicito obiettivo di concordare “una posizione franco tedesca” su cui far confluire domani tutti gli altri. La Merkel ha ammorbidito i toni, alimentando le attese di un qualche risultato positivi dalla riunione di domani – esito che solo pochi giorni fa apparita tutt’altro che scontato – mentre è proseguito il recupero dei mercati europei.
Se solo ieri la cancelliera aveva avvertito che non ci si sarebbero dovuti attendere “risultati spettacolari” dagli incontri di domani, oggi tramite il portavoce Steffen Seibert si è invece detta “molto fiduciosa” sul raggiungimento di una posizione comune, che consenta “buoni risultati”. In ballo c’è sempre la necessità di spegnere il focolaio di tensioni e allarmismi sui titoli di Stato che partendo dalla Grecia rischia di estendersi ad altri paesi, dopo averlo fatto con Irlanda e Portogallo. Nei giorni passati si è temuto che l’incendio raggiungesse Spagna e Italia, e per questo l’area euro vuole cercare di concordare un nuovo piano di aiuti alla Grecia, per blindarne le coperture fino a tutto il 2014.
Tuttavia sono rimasti attriti su diversi aspetti del nuovo piano, tra cui la controversa ipotesi di una partecipazione volontaria degli investitori privati. In particolare la Bce teme che possa finire per essere associato a un incidente sui pagamenti (credit event), e scatenare la reazione delle agenzie di rating. Ancor più l’istituzione si oppone all’ipotesi di una insolvenza della Grecia, quali che ne siano le modalità. Invece oggi dal capo economista della Bce, Juergen Stark, sono giunti segnali di apertura all’ipotesi
di estendere le capacità operative del fondo europeo anti crisi (Efsf), in modo da consentirgli di acquistare bond greci già scambiati sul mercato. Intanto il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso ha lanciato un pressante appello a cercare una intesa, perché non bisogna sottovalutare la gravità della situazione. Ad ogni modo Berlino non ha abbandonato una certa cautela: “domani sarà una tapa importante, ma ce ne saranno altre”, ha chiarito Seibert. (fonte Afp)
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