SARONNO – Si sono stretti intorno alla madre e alla sorellina gli amici e i parenti di Carlos Isaac Pincay Luna il 19enne di origine ecuadoregna, che martedì sera è annegato nel Ticino a Sesto Calende. Una presenza che non vuole solo cercare di attenuare il dolore di una perdita così improvvisa ma anche portare un aiuto concreto visto le difficoltà che dovranno affrontare nelle prossime ore.
La tragedia si è abbattuta su questa famiglia, che abita in un piccolo appartamento in via Volta 93 in un cortile di case di ringhiera a poche centinaia di metri dal confine con Rovello, martedì pomeriggio poco dopo le 18,30. Carlos era andato con 3 amici al parco Ticino e stava giocando a pallone con i piedi nell’acqua. «Il calcio era la sua vera passione – ricorda Edson che ha assistito alla tragedia – giocava appena aveva un po’
di tempo e anche ieri che era in ferie dal lavoro (era dipendente a Malpensa Cargo City) abbiamo deciso di fare una partita». Ad un tratto la palla si è allontanata e Carlos ha cercato di riprenderla: ha camminato per qualche metro e poi si è trovato in un punto in cui l’acqua era profonda e le correnti troppo forti per lui che non era un buon nuotatore. Nonostante molti si siano tuffati per aiutarlo nessuno è riuscito a raggiungere il 19enne il cui corpo senza vita è stato ritrovato solo alcune ore più tardi. Disperata la madre: dopo la straziante attesa sulle rive del Ticino e la vista del cadavere del figlio ieri è stata circondata dall’affetto dei familiari a partire dalla figlia di 12 anni. Tante le candele, con l’immagine della Madonna, accese nell’appartamento in cui è stata improvvisata una sorta di veglia: «Non sappiamo ancora quando arriverà l’autorizzazione ai funerali ma quello che ci preoccupa di più e che non sappiamo dove trovare i soldi. Non solo per le esequie ma anche per riportare la salma in Ecuador».
La madre, infatti, ha deciso di riportare Carlos nel paese natale dove il ragazzo ha sempre vissuto visto che era arrivato in Italia da solo un paio d’anni. «Era una persona davvero dolcissima, così vivace e pieno di vita» ricorda l’amico Pepe guardando la foto dell’amico su un bigliettino che Carlos aveva preparato lo scorso San Valentino per la fidanzata. «Domani (oggi ndr) andremo a chiedere un aiuto in Comune, sia economico sia per le pratiche burocratiche – continua Giorge – ma rivolgiamo un appello a chiunque possa darci una mano. Tutti gli amici e i parenti stanno facendo una colletta ma non riusciremo a coprire tutti costi».
Sara Giudici
e.besoli
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