Taranto, 30 mag. (TMNews) – Saranno interrogate nel penitenziario di Taranto questa mattina dal gip Martino Rosati, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia raggiunte giovedì scorso da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché coinvolte a vario titolo nel delitto di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto ad Avetrana. L’interrogatorio di garanzia si terrà all’interno di un’aula del carcere di Taranto dove madre e figlia sono rinchiuse, Cosima dalla tarda serata di giovedì e Sabrina dal 15 ottobre scorso. Ad assistere Sabrina Misseri saranno il professor Franco Coppi e l’avvocato Nicola Marseglia, mentre Cosima ha affiancato Luigi Rella, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce, al suo legale Franco De Jaco.
Cosima Serrano è indagata per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, ma il giudice per le indagini preliminari Rosati non ha emesso ordinanza di custodia cautelare nei confronti della donna per il sequestro di persona, ritenendo non sufficienti gli indizi sinora raccolti nel corso dell’inchiesta.
Sabrina, oltre all’accusa di omicidio e al sequestro di persona, risponde anche in concorso con la madre dell’occultamento del cadavere della cugina quindicenne. Secondo il magistrato, infatti, Cosima e Sabrina la mattina del 27 agosto si sarebbero recate in contrada Mosca per gettare il corpo di Sarah nella cisterna dove fu ritrovato quaranta giorni dopo grazie alle indicazioni fornite da Michele Misseri ai carabinieri. Nell’ordinanza si parla anche dello stesso Michele a cui, in questo caso, viene contestato unicamente l’occultamento di cadavere su ordine, una ipotesi di reato che sarebbe legata a quanto accaduto il pomeriggio del 26 agosto.
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