LAVENA PONTE TRESA «I ponti sono simboli di unione, non di divisione». Questo il messaggio che è stato lanciato ieri, a partire dal tardo pomeriggio, lungo lo Stretto di Lavena. Un ponte umano che ha unito la sponda varesina a quella svizzera. Parole di unità, in tempi di crisi tra i governi di Italia e Svizzera. Frizioni, legate al congelamento del 50% dei ristorni che però non incrinano i rapporti tra le due Ponte Tresa, Lavena e quella svizzera.
Che per il secondo anno consecutivo hanno riproposto, all’insegna del successo e della condivisione organizzativa, la kermesse «Girolaghiamo 2011».
Iniziativa che la Pro Ponte Tresa e la Pro Loco di Lavena Ponte Tresa in accordo con i comuni di Ponte Tresa, Caslano e Lavena Ponte Tresa ed il sostegno del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg “Il Ponte che Unisce” , hanno messo in campo per il lago, l’amicizia e la mobilità amica dell’ambiente. Una manifestazione riuscitissima, quella di ieri sera, con tantissime persone che hanno partecipato alla corsa podistica e soprattutto alla passeggiata popolare, complice anche la piacevole domenica di bel tempo. Tanti i partecipanti e i curiosi, tutti con gli occhi puntati sulla vera attrazione dell’evento: la passerella di collegamento tra Caslano zona Torrazza e lo stretto Lavena. Sospesa sull’acqua del lago Ceresio, lunga quasi cinquanta metri e sostenuta da 17 piccole imbarcazioni. Un vero e proprio ponte di barche, che è stato montato in collaborazione con la protezione civile di Lavena Ponte Tresa in tempi ristrettissimi, grazie anche all’impiego dei sommozzatori. Con una “creazione” lampo in meno di un’ora e lo smontaggio completo in trenta minuti per consentire il passaggio delle imbarcazioni, ieri sera al termine della manifestazione che ha preso il via alle 19.15.
«Crediamo che il valore di questa manifestazione – ha sottolineato il sindaco di Lavena Ponte Tresa, Pietro Roncoroni – vada oltre l’aspetto turistico – sportivo. In temi di rapporti difficili tra Italia e Svizzera, di ricatti sul frontalierato, noi e gli amici di Ponte Tresa svizzera e Caslano, dimostriamo i vantaggi evidenti della cooperazione. Che a livello locale non è mai venuta meno e continua a dare i suoi frutti».
b.melazzini
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