Castellanza, la Liuc apre le porteAspiranti matricole cercano la loro strada

Castellanza Da studente a studente. A caccia di informazioni per decidere del proprio futuro. L’università Liuc di Castellanza ieri ha aperto le proprie porte ai ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori di tutta Italia, per permettere loro di toccare con mano i percorsi didattici, rivolgendo direttamente agli universitari ed ai docenti le proprie curiosità ed i propri dubbi. «I ragazzi, a diciannove anni, hanno le idee un po’ vaghe – ha raccontato Anna Gervasoni, docente alla Liuc, che ha presentato agli studenti il corso di laurea in Economia – perciò rimangono sempre molto colpiti quando vengono a questi incontri. Perché trovano un ambiente positivo e disponibile ad ascoltare le loro paure».

E le opinioni dei ragazzi venuti a Castellanza per conoscere l’università e per effettuare il test di ammissione hanno tutte un punto di accordo: «Ci ha fatto subito una bella impressione perché è piccola» hanno raccontato Alessia e Roberta, che arrivano dall’Istituto Tecnico di Novara. Un’opinione condivisa da molti ragazzi, che vedono nelle piccole dimensioni dell’ateneo la garanzia di essere seguiti da vicino: un modo per non perdersi per strada nel corso degli studi. «Io ne ho sentito parlare bene da una mia cugina che studia qui»

ha spiegato Rosita, arrivata due giorni fa da Reggio Calabria, dove studia al liceo scientifico, per fare i test di ammissione a Giurisprudenza, ma anche per visitare l’ateneo «perciò volevo vedere da vicino se questa università può interessarmi». Anche per lei, che viene da lontano, la piccola dimensione è tutta positiva: «E’ raccolta, non è dispersiva, così credo mi sentirei a casa».

Ma se qualcuno ha le idee chiare, per altri, l’open day serve per capire qualcosa in più sulle proprie aspirazioni: «Noi siamo qui per curiosità» hanno ammesso Valentina e Giulia che frequentano il liceo scientifico a Varese. «Io sono incerta se fare Giurisprudenza o Filosofia» ha raccontato Valentina, «mentre io sono indecisa tra Giurisprudenza e Medicina» ha replicato la compagna di scuola, Giulia, «ma l’impressione è davvero buona». A piacere di più, al di là dei tre corsi di laurea, sono i servizi offerti: «Mi interessa molto la possibilità di fare esperienze di studio e di lavoro all’estero – ha spiegato Greta, che viene dal liceo classico e studia a Milano – perché dopo la laurea in giurisprudenza vorrei intraprendere la carriera diplomatica». Ma sono anche gli stage ad attrarre gli studenti. «Io so che questa università è stata voluta proprio dagli imprenditori di questa provincia – ha dichiarato Fabio, che studia Ragioneria a Varese – e credo che questo offra molte più possibilità di fare stage durante gli studi.
Silvia Bottelli

f.artina

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