STRASBURGO Il vice coordinatore del Pdl lombardo, Lara Comi, si è astenuta oggi, martedì 15 novembre, nella votazione della raccomandazione del Parlamento europeo che ha chiesto di semplificare e velocizzare la mobilità dei professionisti con l’introduzione di un passaporto UE per lavorare ovunque in territorio Europeo.
“Prima di procedere all’armonizzazione delle professioni e alla semplificazione della mobilità di medici, dentisti o ingegneri all’interno dello spazio europeo, occorre rendere omogenei i differenti livelli di istruzione sulla base del ‘processo di Bologna’ che ha l’obiettivo di introdurre un sistema di titoli accademici facilmente riconoscibili e comparabili”.
Secondo la giovane europarlamentare Comi che vanta un curriculum scolastico ammirevole nel quale spicca una laurea con lode in economia alla Bocconi, il problema principale è che nei vari stati membri dell’Unione Europea, per raggiungere una stessa qualifica professionale o per superare determinati percorsi accademici, i tempi e la qualità dell’istruzione possono variare sensibilmente “Non possiamo agire sulla semplificazione della mobilità se prima non regoliamo i differenti iter formativi che rischiano di creare intollerabili scorciatoie che si traducono in rendite di posizione” ha infine aggiunto.
j.bianchi
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