New York, 26 lug. (TMNews) – Assieme ai primi successi, arrivano anche i primi problemi. Lo scorso weekend. Google+ ha fatto infuriare alcuni dei suoi oltre 20 milioni di utenti, sopprimendo degli account perché contravvenivano alle sue regole sui nomi. Da Google+, infatti, sono scomparsi – o meglio sono stati “congelati” – migliaia di account, perché associati a nomi di fantasia, a pseudonimi, o a nomi troppo lunghi. Google vuole solo iscritti che utlizzano nomi reali.
Ma questa politica ha portato al congelamento degli account di alcune persone note soprattutto per il loro pseudonimo, come il membro della squadra che sviluppa l’iPhone di Apple, MuscleNerd, o il rapper Doctor Popular o ancora il blogger specializzato in sesso, AV Flox. E gli utenti sono in rivolta per la poca chiarezza delle regole del social network che impongono agli utenti “di utilizzare il nome con cui famiglia, amici e colleghi ti chiamano normalmente”.
In una messaggio postato su Google+, Bradley Horowitz vice direttore del social network, ha riconosciuto che per queste persone, il congelamento dell’account poteva essere “frustrante e deludente” e si è scusato per come Google ha trattato le infrazioni, ammettendo che molte erano “ben intenzionate e involontarie”.
Nel messaggio, Horowitz ha rassicurato tutti: Google “sta cercando di migliorare il modo in cui tratta casi del genere, in particolare il modo di notificare la contravvenzione delle regole del social network agli utenti e di comunicare loro le alternative a disposizione”.
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