Laveno, strade colabrodoUna crociata contro le buche

LAVENO MOMBELLO Il paese è un colabrodo: parola della Lega. Prendendo come esempio la via San Fermo, dove una voragine imperversa da tre mesi, il segretario del Carroccio di Laveno Giuliano Besana attacca l’amministrazione sul tema buchi in strada. Le vie lavenesi, secondo l’esponente leghista, sono un “campo minato”.

Il tour di Besana ha origine da via San Fermo, laterale di via Labiena deformata e bucherellata dall’inizio alla fine. In particolare prima della curva c’è una porzione di carreggiata recintata a causa di un buco, non larghissimo ma profondo mezzo metro. «Il problema non è tanto la voragine – inizia il segretario – che rimane pericolosissima e potrebbe facilmente ingrandirsi, quanto il fatto che c’è da più di tre mesi. Inoltre l’asfalto è sformato ovunque, i tombini sono “asfaltati” e ostruiti e la situazione non deriva dagli ultimi acquazzoni, che hanno solo peggiorato le cose. La via San Fermo è solo un esempio lampante dell’abbandono del paese». Esempio che poche settimane fa era stato sottolineato anche da un cartello dai toni ironici e provocatori.

Partendo da via San Fermo Besana amplia il discorso al resto del paese. «Sarebbe più semplice – continua – elencare le strade a posto che quelle bucherellate, perché lo stato delle vie da Mombello al centro è disastroso: in pratica sembrano un campo minato. La zona Ponte è diventata una gruviera, con strade piene di buchi enormi. Davanti al passaggio a livello delle Nord invece bisogna stare attenti anche quando si cammina, altrimenti si rischia di prendere una storta al piede.

Altro esempio è la nuova rotonda di via Martiri della Libertà, con il manto stradale non finito e completamente allagata negli ultimi giorni di pioggia». C’è poi la segnaletica orizzontale: «Le strisce dei parcheggi sono diventate ambigue e invisibili – continua Besana – sono bianche, blu, bianche e blu, mezze sbiadite e sovrapposte. E per le strisce pedonali è anche peggio, perchè la loro invisibilità causa pericolo». Il segretario del Carroccio aveva sottoposto la questione anche al consiglio comunale, ormai tre mesi fa, ponendo l’attenzione in particolare sulla pericolosità dell’attraversamento fra il ponte di via Diaz e la stazione dello Stato, dove le strisce sono deteriorate. «Al contrario – prosegue Besana – le strisce blu dei parcheggi a pagamento sono puntualmente rinfrescate. Mi domando quindi: ma i soldi incassati dalle multe e dal pagamento della sosta non dovevano essere reimpiegati per le strade?». Per chiudere il segretario pone l’accento su viale De Angeli: «Abbiamo un lungolago che tutti ci invidiano – dice – ma viale De Angeli risulta non sfruttabile, mentre si potrebbe creare facilmente la possibilità per artigiani e commercianti di vendere i propri prodotti».

b.melazzini

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