Whirlpool, la protesta prosegue E ora si teme per i piccoli

VARESE La protesta continua alla Whirlpool, con sciopero a singhiozzo e un presidio annunciato per giovedì, giorno dell’incontro. Ma intanto i sindacati guardano con preoccupazione alle aziende piccolissime che gravitano attorno alla multinazionale. Con segnali di allarme già innescati.

«È molto difficile stabilire quante aziende saranno coinvolte in questa crisi della Whirlpool – afferma Rinaldo Franzetti, della Fim Cisl – certo i nodi stanno venendo tutti al pettine». Una crisi quella dell’indotto spesso nascosta, proprio perché si tratta di ditte piccolissime e con pochi dipendenti. «I lavoratori della Whirlpool hanno la forza di almeno cercare di poter cambiare qualcosa – prosegue l’esponente della Cisl – mentre il dramma delle piccole aziende dell’indotto è quasi intimo e famigliare, ma sommando tutti i casi, il quadro che ne emerge è spaventoso perché dall’oggi al domani l’azienda non c’è più».

Attualmente già due aziende sono in grande difficoltà: una a Ternate, la Gamma Varano, l’altra è la Casarin & Pierobon, a Sangiano. Si tratta di 12 dipendenti che rischiano di stare a casa.

Quante altre seguiranno?

OGGI UNA PAGINA SUL TEMA SUL GIORNALE

m.lualdi

© riproduzione riservata