Dove non osano i kebab"Castellanza? Un mortorio"

Castellanza Del progetto di legge regionale ribattezzato «anti kebab» a Castellanza non importa a nessuno. Il motivo? È presto detto: «Castellanza è un mortorio – l’opinione della titolare della pasticceria “Il paradiso dei golosi” – è una tomba vivente». Insomma, la normativa che vieta di rimanere aperti oltre l’una di notte e ai clienti di mangiare in strada se non in piedi o su una panchina pubblica, qui non tocca gli interessi di nessuno. Loro malgrado.

/>«Oltre al fatto che la gente fatica a uscire di casa – continua la pasticcera – mancano i parcheggi, i vigili elevano parecchie multe e, anche volendo, non si può mettere fuori dal locale neanche un portaombrelli perché dà fastidio. Figuriamoci una panchina o qualche tavolino». «La legge antikebab – conclude – può anche andar bene, ma comunque noi chiudiamo alle 21.30, massimo alle 22 il sabato e la domenica. Mi chiedo a cosa servano le telecamere, per l’installazione delle quali l’Amministrazione elargisce un contributo, se tanto chiudiamo così presto». «Bisogna dare vita alla città – esorta ancora la pasticcera – invece non si fa niente per attirare le persone. Stanno chiudendo tutti, e quando sposteranno la stazione, sarà un disastro. Anziché far rinascere la città la stanno facendo morire».
Stessa musica quella della gelateria pasticceria BBG di viale Lombardia. «Chiudo alle 20 – le parole di Antonio Parini – la sera Castellanza è un mortorio, è inutile rimanere aperti. Ma vietare l’apertura oltre l’una di notte per certe tipologie di attività non risolve il problema della sicurezza: di sera di controlli non ne fanno». Nel rione di Insù la situazione è la stessa. «Chiudiamo alle 19.30 – afferma una panettiera – perché Castellanza, se già vive poco di giorno, di sera è una tomba. Alle 20 non c’è in giro più nessuno. Il problema è che qui non si organizza nulla».
E i laboratori che preparano kebab? Udite, udite: a Castellanza non ne esiste nemmeno uno.
Eppure qualcuno che prova a suonare la sveglia c’è: sono i ragazzi dell’associazione Only Young, nata proprio "per colmare un vuoto". Ultima iniziativa in ordine di tempo il concerto organizzato domenica alla Corte del ciliegio: una grandissima partecipazione e l’intero ricavato devoluto agli sfollati de l’Aquila.
Mariagiulia Porrello

f.artina

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