Napoli, 5 set. (TMNews) – E’ impossibile chiedere a San Gennaro di spostare il giorno in cui compiere il ‘miracolo’ soltanto perchè è stata abolita la festività patronale. A dirlo, tra ironia e incredulità, il cardinal Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, commentando la decisione contenuta nella manovra, che abolirebbe tutte le festività non laiche eccetto quella dei santi Pietro e Paolo, del 29 giugno.
“Possono pure decidere di spostare San Pasquale, ma San Gennaro ha una sua peculiarità – ha detto il presule parlando a Napoli con i giornalisti- è un evento che avviene in quel giorno. Io non posso dire ‘San Gennaro aspetta, il miracolo fallo domenica’ (ha detto in vernacolo). Non si può chiedere al Santo di fare il miracolo in un altro giorno. E’ un evento soprannaturale che avviene proprio quel giorno”. Il 19 settembre, ricorrenza nella quale si verifica la liquefazione del sangue del martire all’interno del Duomo, per il cardinale Sepe, “non è solo una data, ma è un evento che avviene proprio in quel giorno”.
Il cardinale ha poi aggiunto: “Chiedo rispetto per questa nostra tipicità, per questo fatto straordinario. In ogni caso – ha concluso – loro facessero quello che vogliono, noi facciamo quello che vogliamo”.
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