Parigi, 16 nov. (TMNews) – L’avvocato dell’ex presidente del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn, Henri Leclerc, ha denunciato la campagna mediatica contro il suo assistito definendola la “condanna a morte per un uomo già a terra”. Si tratta, ha incalzato, di una campagna trash e scandalistica.
Dopo essere stato accusato (e prosciolto) per stupro negli Stati Uniti e in Francia, Straus Kahn è al momento coinvolto in un’inchiesta su un giro di prostitute di alto bordo gravitanti attorno all’hotel Carlton di Lille, un’inchiesta che tira in ballo anche uomini d’affari e agenti di polizia. La stampa ha scritto vari articoli anche sul suo rapporto con di Dsk la moglie, Anne Sinclair, ipotizzando che i due siano vicini alla separazione.
Straus Kahn e signora, proprio per questo, nei giorni scorsi hanno fatto causa a Le Figaro e oggi l’avvocato ha anticipato che azioni legali potrebbero essere intraprese anche nei confronti di altri media.
Leclerc è quindi tornato a chiedere che il suo cliente sia ascoltato dal giudice che indaga sul caso dell’hotel Carlton ma “non c’è notizia di nessuna convazione”, ha precisato aggiungendo che Strauss Kahn vorrebbe “essere ascoltato almeno per capire di cosa lo si accusa”.
Quindi l’avvocato ha citato appunto la campagna scandalistica della stampa, con riferimento anche al settimanale L’Express che oggi pubblica un dossier sulla “sconcertante doppia vita di Dsk” citando le testimonianze di una serie di prostitute che avrebbero preso parte a festini dove era presente anche Strauss Kahn.
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