LAVENO I buchi nelle strade sono una realtà, ma la situazione potrebbe peggiorare, così come la crisi vissuta dalle famiglie e dalle imprese. Facendo riferimento al "malgoverno" di Roma, il sindaco Ercole Ielmini risponde al consigliere leghista Giuliano Besana, che aveva espresso indignazione per lo stato delle strade di Laveno, costellate da buche e asfalto sbriciolato.
Ielmini allarga il discorso alla situazione nazionale, che impedisce ai Comuni di investire: «L’intervento di Besana – dice Ielmini – è la più chiara denuncia della politica vessatoria del governo di destra nei confronti dei Comuni italiani. Specie per quelli come il nostro, con più di 5000 abitanti, costretti a subire le forche caudine del patto di stabilità, che non consente di poter spendere i soldi. E’ evidente la decisione di Berlusconi, Tremonti, Maroni e Bossi,
di mettere i Comuni nelle condizioni di non poter operare e addirittura non poter andare incontro ai problemi della crisi economica con progetti a favore di imprese, cooperative, società di servizi che, come tutti, faticano a far arrivare a fine mese i dipendenti». I buchi dunque sono una diretta conseguenza delle "spese" romane: «Basterebbe comunque andare a guardare le condizioni delle strade e degli autovelox nei Comuni leghisti per rendersi conto della situazione, e il consigliere Besana dovrebbe smetterla di attaccare in modo sterile, perchè i danni causati dal Carroccio sono altri e più gravi: ad esempio il fatto che la Lega non abbia voluto far svolgere la votazione per il referendum sulla legge elettorale lo stesso giorno delle Europee, costringe gli operai del Comune a montare e smontare i seggi due volte».
Il sindaco "torna" poi a Laveno: «E pensare – dice – che il consigliere Besana ha preso parte all’ultimo consiglio comunale, in cui si è approvato il conto consuntivo del 2008 dal quale risultano evidenti il rispetto del patto di stabilità e un avanzo di amministrazione, peraltro quasi tutto vincolato». Queste le conclusioni: «Se il governo non ascolterà i sindaci e continuerà sulla via dei vincoli, molte amministrazioni saranno costrette, per far fronte alle buche, alla segnaletica, ma ancor più ai bisogni delle famiglie, a non rispettare la legge e quindi il patto di stabilità. Mi chiedo perché la Lega abbia approvato i finanziamenti a Roma e Catania, e non consenta ai Comuni virtuori come il nostro, che rispettano il patto, di spendere soldi per opere necessarie».
b.melazzini
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