Roma, 2 dic. (TMNews) – A Roma non bastano le targhe alterne per ridurre lo smog. Nonostante il divieto di ieri alla circolazione dei mezzi con targa dispari, i livelli di polveri sottili nell’aria hanno comunque sforato i limiti previsti dalla normativa in quasi tutte le centraline di osservazione. È vero però che la situazione andrà analizzata ancora nei prossimi giorni, alla luce delle targhe alterne di oggi e soprattutto del cambiamento del tempo di queste ore.
In ogni caso secondo i dati sulla qualità dell’aria di ieri – elaborati dall’Arpa Lazio e diffusi oggi – i livelli di pm10 consentiti (50 ug/m3 nell’arco di 24 ore) hanno superato i limiti in dodici centraline sulle tredici prese in considerazione: Preneste (87), Francia (66), Magna Grecia (71), Cinecittà (81), Villa Ada (52), Cavaliere (52), Fermi (69), Bufalotta (77), Cipro (66), Tiburtina (87), Arenula (68), Malagrotta (76). Sotto al limite solo Guido (42). Per il biossido di azoto i livelli massimi (200 ug/m3 in un’ora) sono stati superati a Fermi (216) e Tiburtina (237), le due stazioni che hanno fatto registrare più sforamenti nel corso dell’anno (rispettivamente 38 e 21 ore, con un limite di 18).
Ma la colpa è soprattutto delle condizioni atmosferiche e della ‘cappa’ che aleggia da giorni sulla città: se non migliorano, fanno notare i tecnici del Campidoglio, è difficile riscontrare un abbassamento del livello di pm10 nell’aria. Proprio a causa del ristagno dell’aria, i rilevamenti di ieri delle centraline hanno in qualche modo preso in considerazione un’atmosfera già satura di smog da molti giorni.
Proprio per questo l’assessore capitolino all’Ambiente, Marco Visconti, ancora ieri aveva spiegato che “a causa del forte ristagno atmosferico cui siamo sottoposti dovremo aspettare qualche giorno per valutare gli effetti dei provvedimenti emergenziali”. La pioggia di oggi e quella prevista per domani su Roma dovrebbe portare a un miglioramento nella prossima settimana, evitando così nuovi provvedimenti del Campidoglio.
Sav
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