Malnatese morto carbonizzato “Marco era uno spirito libero”

MALNATE Dolore e incredulità a Malnate per la tragica scomparsa di Marco Talamona, l’uomo di 51 anni deceduto in provincia di Oristano in seguito a un incendio, divampato nella roulotte nella quale viveva da tempo. Un rogo, divampato probabilmente in seguito a una fiammata del fornello a gas, che non gli ha lasciato scampo: l’uomo ha perso i sensi per il fumo ed ed è morto carbonizzato.
Talamona aveva rotto i ponti con Malnate, paese nel quale aveva vissuto fino a qualche anno fa,

ma in via Martiri Patrioti (tuttora la sua residenza ufficiale) tutti lo ricordano con grande affetto. La terribile notizia ha lasciato tutti sgomenti: «L’ultima volta che abbiamo parlato  – racconta un inquilino della palazzina al civico 48 – risale a circa un paio di settimana fa. Ci siamo sentiti per telefono, mi diceva che in Sardegna stava benissimo, gli piaceva da matti. Aveva iniziato ad amare quella terra profondamente. Si capiva da quello che diceva e si intuiva che non sarebbe più tornato in provincia di Varese, se non per qualche breve visita a qualche amico o familiare. Era uno spirito libero e in Sardegna aveva trovato il suo mondo. Era felice e me lo aveva confermato più volte».
Fino a qualche anno fa Talamona aveva esercitato la professione di odontoiatra proprio a Malnate: «In questa palazzina – aggiunge l’amico – aveva un appartamento e aveva anche il suo laboratorio. Poi a un certo punto ha deciso di cambiare lavoro. Ha chiuso il laboratorio e si è dedicato al suo cavallo diventando uno stalliere in un maneggio di Vedano Olona». Troppo forte la voglia di rompere con la routine quotidiana: Marco voleva vivere la sua esistenza nella natura, a contatto con gli animali e con il verde. Tanto che a un certo punto si è deciso a mollare tutto lasciandosi alle spalle la provincia di Varese raggiungendo la Sardegna: «Mi ripeteva – ricorda il vicino di casa – che era contento di aver trovato questo piccolo podere dove poteva vivere con i suoi animali. Era molto affezionato al suo cavallo tanto che alla fine se l’è portato via in Sardegna. Sognava di andare in Sudamerica: era un ragazzo perbene con tanti sogni e senza vincoli. Questa notizia è davvero sconvolgente e ci rattrista tutti. Non si può morire in questo modo».
La mamma di Marco, Rosanna Castelli, abita nella frazione di Rogoredo dove la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: «È davvero terrificante – dicono alcuni vicini in via Ogliari – siamo molto dispiaciuti e allo stesso tempo siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore. Marco era una brava persona, un ragazzo perbene». Nei prossimi giorni verrà fissata la data di celebrazione dei funerali.   

b.melazzini

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