Angera, l’ex assessore dai giudici Chiesta la revoca dei domiciliari

ANGERA È comparso davanti ai giudici del tribunale del Riesame di Milano l’ex assessore di Angera Vincenzo Catalani, arrestato lo scorso 13 luglio con l’accusa di concussione. Catalani fu ammanettato dai carabinieri in flagranza di reato mentre ritirava un assegno da 2.400 euro da un privato in cambio della concessione ai camion di proprietà della ditta del pagante di passare lungo una strada vietata al traffico pesante.

Catalani, assistito dai difensori Pierpaolo Caso e Ermanno Talamone, ha chiesto la revoca degli arresti domiciliari invocando il completo ritorno alla libertà. «A nostro avviso non sussistono ragioni per il mantenimento di una misura di custodia cautelare – spiega Talamone – né il pericolo di fuga, né tanto meno la possibilità di reiterazione del reato e dell’inquinamento delle prove». 

L’inchiesta a suo carico sembra giunta alle battute finali: lo “spoglio” delle fatture ricollegabili a Catalani avrebbe dimostrato che la presunta concussione si ridurrebbe al singolo episodio scoperto il 13 luglio.

I giudici milanesi si sono riservati: la decisione potrebbe arrivare nelle prossime ore. E Catalani saprà se tornerà libero o se la misura di custodia a suo carico sarà confermata. La procura potrebbe inoltre decidere a breve per il deposito dell’avviso di conclusione delle indagini.

b.melazzini

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