Strasburgo, 14 set. (TMNews) – E’ andata forse meglio del previsto la missione di Silvio Berlusconi a Bruxelles e Strasburgo per incontrare i vertici dell’Unione europea. Dal punto di vista strettamente politico le opposizioni italiane sono riuscite a contenere i colleghi stranieri che erano “indispettiti” per un viaggio organizzato all’ultimo minuto e, come hanno sostenuto alcuni, “per evitare l’incontro con i giudici”, quindi alla fine nessuna contestazione è avvenuta. Anche perchè il premier ha evitato di camminare all’interno del Parlamento, se non per i pochissimi metri dalla porta all’ascensore. Alla fine è anche uscito da un ingresso riservato.
Bene invece gli incontri, svoltisi sotto la sapiente regia di Mario Mauro, capogruppo del Pdl al Parlamento europeo. Dopo quello con il presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy la mattina a Bruxelles, Berlusconi ha incontrato nel pomeriggio a Strasburgo il presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso e quello del Parlamento Jerzy Buzek. Van Rompuy ha concesso a Berlusconi l’onore di un Vip corner con la stampa, cosa che all’inizio non era stata annunciata. Nessuna domanda e monologo del premier in italiano. A Strasburgo invece Barroso ha concesso a Berlusconi e alla folta delegazione un quarto d’ora di incontro in più oltre all’ora prevista, mentre Buzek, che ieri aveva annunciato una visita di due minuti, ha trattenuto l’ospite per cinquantadue.
Berlusconi ha ribadito negli incontri che l’Italia “è un paese forte, con un’economia solida. Abbiamo un debito elevato, colpa dei governi precedenti – ha sottolineato -, ma abbiamo la possibilità di sostenerlo e di pagare gli interessi”. A Barroso il premier ha riferito di aver “garantito che oltre al rigore intendiamo approntare misure per lo sviluppo e la crescita economica”. L’Italia, inoltre, “aderisce all’obiettivo del raggiungimento di una governance economica dell’Europa, per il bene dell’Ue e dei paesi che ne fanno parte”.
Barroso in un comunicato ha detto di aver apprezzato le misure presentate da Berlusconi e dal direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli. “L’impegno del governo italiano a raggiungere l’equilibrio di bilancio nel 2013 è un segnale di determinazione e di ambizione”, ha affermato, aggiungendo che “le misure varate mettono l’Italia sulla strada giusta”. Il portoghese ha anche apprezzato “i passi verso la rimozione degli ostacoli strutturali che impediscono il pieno raggiungimento del suo potenziale di crescita”. Infine però c’è l’ammonimento a “una rapida e rigorosa realizzazione delle misure”, che è cosa “essenziale”.
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