Calcio; Adriano: In Italia non era più vita, Flamengo è felicità


San Paolo (Brasile), 8 mag. (Ap)
– Il brevissimo addio al calcio di Adriano è già finito. Presentato ieri dal suo nuovo club, il Flamengo, il ventisettenne ex-attaccante dell’Inter ha spiegato che alla base del suo addio al nerazzurro e del suo repentino ingaggio con i rossoneri carioca c’é solo il pessimo rapporto instaurato con la vita quotidiana in Italia. “Non me ne sono andato perché non stavo bene all’Inter, semplicemente non stavo bene in Italia”,

ha detto Adriano. “L’Inter è un club eccezionale, non ho fatto quello che ho fatto per prendermi chissà quale vantaggio, ho agito seguendo quello che mi diceva il mio cuore”. Arrivato in Brasile per rispondere ad una chiamata della nazionale lo scorso primo aprile, Adriano non ha più fatto ritorno in Italia, prima facendo perdere le sue tracce a Rio de Janeiro, quindi spiegando di voler restare a casa an che a costo di lasciare il calcio.

Aveva bisogno di staccare la spina, disse. “Mi sono preso una pausa per riposare e per riprendermi in mano la vita”, ha detto Adriano. “Oggi sono molto più felice, sono stato in grado di riprendermi la felicità. Sono vicino alla mia famiglia, e quando sei vicino alla gente che ti vuole bene, le cose mutano velocemente”. Rescisso il contratto con l’Inter, Adriano ha firmato un accordo che lo legherà al Flamengo fino al maggio del 2010. I termini economici dell’accordo non sono stati resi noti, ma secondo i media locali uno sponsor pagherà due terzi dell’ingaggio del calciatore.

Lunedì Adriano si sottoporrà alle visite mediche, quindi potrà cominciare ad allenarsi con la sua nuova squadra, quella che lo aveva lanciato nel grande calcio e che aveva lasciato nel 2001 per approdare all’Inter. “La mia intenzione è quella di riprendere la condizione per poter tornare ad esprimere in campo il massimo del mio potenziale”, ha detto Adriano. “La nazionale? Ho un buon rapporto con il ct Carlos Dunga e sono sicuro che con il Flamengo avrò la possibilità di tornare ad avere delle chance”.

CAW

© riproduzione riservata