Strasburgo, 8 mar. (TMNews) – Mahmud Jebril, capo del Comitato di crisi del Consiglio nazionale di transizione libico creato a Bengasi dai ribelli contro il regime di Gheddafi, ha chiesto questo pomeriggio l’aiuto dell’Europa, direttamente dalla sede dell’Europarlamento a Strasburgo, cominciando dal riconoscimento ufficiale delle nuove autorità nate dalla rivoluzione.
Per Jebril, che ha parlato alla riunione del gruppo Liberaldemocratico, la definizione di una zona di esclusione aerea (‘no-fly zone’) per impedire al regime di Tripoli di bombardare il suo popolo, è “una possibilità su cui c’è consenso”, ma a condizione “che non vi sia un intervento militare diretto sul suolo libico”, un’ipotesi “totalmente respinta” dalle forze rivoluzionarie. “La storia della Libia deve essere scritta da mani libiche, ma voi potete darci i mezzi per farlo”, ha detto il rappresentante degli insorti agli eurodeputati.
Jebril ha chiesto all’Europa aiuti militari e tecnologici (soprattutto nel campo delle telecomunicazioni), nonché aiuti alimentari e medici, soprattutto per curare negli ospedali europei i molti feriti “che stanno morendo per strada”, visto che “la capacità degli ospedali libici è largamente superata”. (Segue)
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