Bruxelles, 24 ott. (TMNews) – Settantadue ore per superare l’esame europeo. E’ il tempo che resta a Silvio Berlusconi, che, come lui stesso ha ricordato “non è mai stato bocciato in vita sua”, per non rischiare anche lui una “prima volta”. Il Consiglio europeo di ieri a Bruxelles non è stato tenero con il nostro paese, giudicato in enorme ritardo nell’approvazione di quelle misure di risanamento promesse formalmente il 21 giugno scorso ai leader europei.
La giornata era iniziata con una doppia convocazione imprevista: la prima per un colloquio con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e la seconda per un incontro con Jose Manuel Barroso e Herman Van Rompuy. Il tutto in parallelo con il premier greco Georges Papandreou. “Abbiamo incontrato Papandreou e Berlusconi, e abbiamo ricordato loro le responsabilità che hanno tutti i paesi in questo periodo di crisi”, ha spiegato il presidente francese dopo gli incontri, facendo intendere ai giornalisti che la situazione di Roma ed Atene è molto simile.
Un carico da novanta poi l’inquilino dell’Eliseo lo ha messo aggiungendo che “la Spagna oramai non è più in prima linea”. Ci ha messo una pezza il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy, spiegando che “non bisogna paragonare la situazione italiana a quella di altri Stati membri: i fondamentali dell’economia italiana sono completamente diversi”. L’Italia, tuttavia, ha sottolineato, “deve rassicurare gli investitori e gli altri Stati membri”.
Il monito è chiaro, e c’è anche l’elenco delle misure che l’Italia deve prendere entro il prossimo doppio vertice Consiglio europeo-Eurogruppo fissato per mercoledì 26. Il presidente del Consiglio europeo ha anche elencato alcune delle misure attese: “Sul bilancio, la riforma del mercato del lavoro, le imprese pubbliche e le privatizzazioni, la giustizia, la lotta all’evasione fiscale ci attendiamo più dettagli e un calendario di attuazione, e vogliamo che siano eseguite in tempo”.
Questa volta Roma non sarà lasciata lavorare da sola, ma sarà
seguita da vicino: “lavoreremo mano nella mano affinché gli
investitori e gli altri Stati membri siano rassicurati che
l’Italia darà esecuzione a ciò che ha promesso – ha continuato
Van Rompuy – e concluderemo questo lavoro mercoledì. E’ chiaro –
ha concluso – che chiediamo un grande sforzo alle autorità
italiane e crediamo che siano pronti a farlo”. Anche Angela
Merkel ha dettato le sue condizioni: “L’Italia ha una grande
forza economica, ma anche un livello di debito che deve essere
ridotto nei prossimi mesi. Questa è la nostra aspettativa – ha
sottolineato Merkel – nei riguardi dell’Italia”.
Silvio Berlusconi ha rassicurato i suoi interlocutori? Una
cronista francese ha chiesto in conferenza stampa a Sarkozy e
Merkel (erano infatti insieme) se Berlusconi ha dato
“rassicurazioni” di rispettare gli impegni chiesti dall’Europa.
La risposta non è arrivata immediatamente: Sarkozy, infatti ha
iniziato a sorridere, ha aspettato un attimo prima di rispondere
e si è rivolto alla cancelliera che a questo punto rideva anche
lei. Dopo averla guardata per un attimo sorridente, Sarkozy ha
quindi risposto alla domanda così: “Abbiamo fiducia nelle
istituzioni italiane”.
Lor
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