Roma, 4 dic. (TMNews) – A chi dice che la manovra è fatta solo di tasse, Mario Monti replica: “E’ sbagliato. Ci sono certamente tasse”, ma queste “non gravano sui soliti noti”, e ci sono interventi come quello sulle pensioni o il taglio dei costi della politica che “non corrispondono certamente alla nozione di tassa”.
“Sappiamo che in Italia è molto più facile ridurre il disavanzo dal lato delle tasse che dal lato delle spese. Ma quello che abbiamo fatto in riduzione e in riequilibrio del carico pensionistico va nella direzione corretta e non corrisponde alla nozione di tassa, quello che abbiamo iniziato a fare contro la pesantezza delle istituzioni e degli organi collegiali va in riduzione della spesa”.
Ma soprattutto “ciò che conta è la natura e la distribuzione di spese e tasse e credo che a prima vista non vi sarà sfuggito lo sforzo particolare di una certa innovatività: quel che c’è di tasse in più non grava sui soliti noti. La via più facile sarebbe stata quella di alzare l’aliquota Irpef, ma abbiamo evitato di fare cose facili: ne abbiamo fatte di difficili per i cittadini ma anche per noi da escogitare, e con una portata redistributiva anche intergenerazionale molto forte. Abbiamo guadato molto ai giovani”.
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