Roma, 4 dic. (TMNews) – Rispetto ai provvedimenti che si appresta a varare il governo “non c’è un’altra possibilità più tenue, non c’è un’alternativa tra una manovra leggera o una pesante, il bivio è tra una manovra pesante oggi o il fallimento del Paese domani: tutti abbiamo scelto la manovra. Ma i contenuti non attengo alla scelta dei partiti”. Lo afferma nel corso dell”Intervista’ su Sky Tg24 il segretario del Pdl Angelino Alfano.
“Se io e Bersani alzassimo la voce i giornali scriverebbero ‘premier ricattato dai partiti’. I partiti non abiurano ed esprimeranno un giudizio, ma non è nostro compito costruire la manovra”, aggiunge, spiegando che a Monti il Pdl ieri ha chiesto di non alzare l’aliquota Irpef per i redditi di 55 mila euro e per sottolineare che abbassare troppo la soglia di tracciabilità “è illiberale”: “spero che il governo faccia scelte che vadano in direzione della tutela dei principi di libertà”. Una misura “prioritaria”, conclude Alfano, è quella dei tagli ai costi della politica.
Tom
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