SOLBIATE OLONA Locomotiva mondiale in movimento. Dopo il veloce ritrovo a Le Robinie, i primi spicchi d’Italia sono decollati per Copenaghen, Danimarca, casa del ciclismo iridato 2011. Tra loro Noemi Cantele, duchessa di Arcisate. Per lei due date: martedì la crono (domani prova il tracciato) e sabato prossimo la gara in linea. L’altro varesino, il dilettante carnaghese Eugenio Alafaci, decolla lunedì: under 23 in corsa venerdì.
Noemi, undici Mondiali di cui nove da pro, due bronzi e un argento: che effetto fa?
Davanti a voi la solita Noemi,
solo un po’ più grande. Lo spirito vincente è quello di sempre, ma dopo così tanti anni vivi le vigilie in maniera diversa, più tranquilla. Poi non è un’Olimpiade, che ti si pietrifica il sangue solo a pensarci.
La avvertiamo quasi in riva al fiume, in attesa degli eventi.
Per tanti aspetti non è il mio Mondiale. Ma, alla vigilia, chi avrebbe dato lo scorso a Bronzini? Sono rilassata, sì, ma ricordiamo la gara iridata più dura di sempre: Zolder 2002, quando la salita era il cavalcavia. Copenaghen può uscire uguale, ne parlavamo giusto prima con Paolo Bettini.
L’intervista completa a Noemi Cantele sul giornale in edicola sabato 17 settembre
a.confalonieri
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