Clima/ Durban, 10mila in marcia per chiedere giustizia climatica

Roma, 4 dic. (TMNews) – Oltre 10mila persone hanno preso parte
ieri alla Global march a Durban, in Sudafrica, in occasione della 17a Conferenza delle Parti Onu sul cambiamento climatico. “Unite against global change”, uno striscione di oltre 20 metri tenuto dai diversi attivisti dei movimenti sudafricani, ha fatto da apertura ad un corteo che ha portato le ragioni dei movimenti
contadini, dei pescatori, degli ambientalisti e delle comunità
religiose fino sotto le finestre del Convention Center. Un
percorso simbolico che ha voluto unire le zone popolari della
città con il luogo della decisione politica.

“E’ stata una manifestazione importante”, ha ricordato Alberto Zoratti, dell’organizzazione equosolidale Fair a Durban come delegato osservatore presso la Cop, “perché ha dimostrato come sul problema del cambiamento climatico ci sia una convergenza di interessi e di speranze che fa la forza di questo movimento”.

“I temi sul tavolo negoziale sono sostanziali” ricorda Zoratti, “e vanno da un nuovo periodo di impegni nel Protocollo di Kyoto allo stanziamento, concreto e verificabile, di un Green Fund per combattere il cambiamento climatico ed i suoi effetti. Le posizioni sono distanti, soprattutto perchè i Paesi industrializzati non vogliono scendere a patti con un accordo ulteriormente vincolante” continua Zoratti, “ma il tempo passa e, come ci ricorda l’IPCC, il rischio di impatti pesanti su comunità umane ed ecosistemi è ogni giorno più presente”.

“Le soluzioni esistono”, conclude Zoratti, “e parlano di
agricoltura ed economia locali, di energie alternative e di un
nuovo modello di società che limiti l’invadenza del mercato, la
crisi ecologica e climatica è solo l’altra faccia della crisi
economica e sociale, è il sistema economico che non regge la sua
stessa invadenza, per questo è necessario un cambiamento di
rotta”.

Red/Bla

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