Napoli, 23 mar. (TMNews) – Sarà l’autopsia a fare luce sulla morte del piccolo Omar, un bimbo rom di appena 13 mesi deceduto ieri poco dopo il suo ricovero presso l’ospedale di Giugliano, vicino Napoli. Una tragedia avvenuta dopo essere stato visitato e dimesso da altri due nosocomi della zona. La storia viene raccontata oggi da alcuni organi di stampa che riportano anche la versione dei genitori del piccolo. Il bambino avrebbe iniziato a stare male lunedì sera quando ha cominciato a piangere e ad avvertire forti dolori alla pancia,
nausea e vomito.
Il papà e la mamma, che risiedono nel campo rom allestito nella zona Asi di Giugliano, hanno deciso di accompagnarlo presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove, dopo una visita e la prescrizione di una terapia, Omar è stato dimesso. Una cura, però, che non ha avuto gli effetti sperati al punto che la coppia ha accompagnato nuovamente il figlio in ospedale, questa volta al Moscati di Aversa. Anche qui si sarebbe verificata la stessa dinamica: visita, prescrizione medica e dimissioni. Ieri mattina, però, la situazione è precipitata: il bimbo stava ancora male e così viene accompagnato alla struttura sanitaria di Giugliano dove è arrivato, però, già agonizzante. Dopo poco il decesso.
Sono state così avviate le indagini affidate alla polizia e il magistrato ha disposto l’esame autoptico. Per il momento non risultano indagati, ma i genitori del piccolo chiedono giustizia anche perché accusano i sanitari di aver sottovalutato la gravità della situazione perché Omar era rom.
Psc
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