Bari, 11 mag. (Apcom) – “Agitare lo spettro della paura come strumento di propaganda e di consenso è da irresponsabili e rischia di produrre danni irreparabili al tessuto culturale del Paese”: la pensa così Dario Franceschini sul tema del no all’Italia multietnica lanciato da Silvio Berlusconi. Un argomento che il leader del Pd affronta ancora in un’intervista pubblicata sulla ‘Gazzetta del Mezzogiorno’, in occasione del suo viaggio elettorale in Puglia e Basilicata.
“Troppe parole di questi giorni – osserva – ci riportano indietro di settant’anni a all’America delle discriminazioni per il colore della pelle e son certo che non è questo che vuole la stragrande maggioranza degli italiani”. Quanto al sentimento di minaccia per la sicurezza derivante dalla presenza di tanti immigrati, indicato nell’intervista, il leader del Pd risponde: “Le politiche dell’immigrazione non possono essere piegate al ricatto della Lega. Si rende conto il presidente del Consiglio che con il suo no all’Italia multietnica si pone fuori della storia e dal futuro, come gli ha ricordato la Cei proprio ieri?”.
“Anzichè straparlare di leggi razziste e anticostituzionali –
argomenta Franceschini – il governo dovrebbe dedicarsi a fare il
pieno di benzina alle macchine della Polizia, mettere a
disposizione delle forze dell’ordine tutte le risorse necessarie
a eliminare tagli di quasi 3 miliardi di euro al comparto della
sicurezza e della difesa”.
Med
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