Benigni infiamma la piazza di Santoro: l’Italia s’è desta

Bologna, 18 giu. (TMNews) – ‘Rai per una notte’ doveva, appunto, essere per una notte. Fu una serata dettata dall’eccezionalità di un evento con cui Michele Santoro voleva denunciare la presunta censura nella tv di Stato. Lo spettacolo che è andato in scena ieri a Bologna, per la festa dei 110 anni della Fiom, ha avuto una preparazione e un ingranaggio diversi. Con ‘Tutti in piedi’, le rivendicazioni del sindacato “più di sinistra” si sono unite ad un vero e proprio cast della Rai, arricchito dall’attore Roberto Benigni, dal magistrato Antonio Ingroia e da altri ospiti. In più, i contributi video, Maurizio Crozza e Corrado Guzzanti su tutti. E proprio Benigni, ospite a sorpresa, ha infiammato la piazza: L’Italia “s’è desta”.

Il ritmo è stato comunque quello di una trasmissione televisiva, una sorta di ‘Annozero’, liberato delle polemiche e dei contradditori politici. E’ una miscela, proposta dal vivo, che ha attirato migliaia di persone, in gran parte giovani, sul prato di villa Angeletti. “Sta nascendo qualcosa di nuovo”, si è lasciato sfuggire Michele Santoro, poco prima dell’inizio. Per il resto, il conduttore Rai, dato per prossimo al passaggio all’emittente privata ‘la 7’, non ha voluto parlare. Neanche dal palco, dove è intervenuto a oltre due ore dall’inizio per annunciare “in questa piazza, il mio amico Roberto Benigni”.

L’ospite tanto atteso è stato infatti il premio Oscar, che, con una battuta spiazzante, ha voluto, ancora, riportare l’attenzione sul senso di una serata tanto particolare: “Michele, stai facendo un uso criminoso della Fiom”. E infiammare tutti: “Questo paese s’è desto. Viva il lavoro”

Proprio la Fiom, il sindacato fino a poco tempo fa bollato di inguaribile nostalgia per il Novecento, è salito prepotentemente alla ribalta. “Non si era mai vista una partecipazione simile per una nostra festa – ha detto ai giornalisti il segretario generale Maurizio Landini – e, naturalmente, dobbiamo dire grazie a Michele Santoro. Ma è stato tutto spontaneo e semplice: ‘Anno zero’ è stata la trasmissione di grande ascolto che più ha dato voce ai diritti calpestati dei lavoratori”. (Segue)

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