Washington, 8 nov. (TMNews) – I liberiani sono chiamati oggi alle urne per eleggere il nuovo Presidente, dopo la violenta repressione da parte della polizia della protesta svoltasi ieri a Monrovia dall’opposizione di Winston Tubman, che si è ritirato dal ballottaggio, invitando i liberiani a boicottare il voto. Stando a quanto riferito dalla stampa, tre o quattro persone sono rimaste uccise ieri, mentre la missione Onu presente nel Paese ha parlato di un morto e diversi feriti.
Da Washington, il Presidente Barack Obama ha lanciato un monito contro ogni tentativo di “disturbare” il processo elettorale, sottolineando il diritto dei liberiani di votare liberamente e senza paura. “Questo storico voto offre l’opportunità ai liberiani di rafforzare la democrazia, la pace, la prosperità e l’unità nazionale nel Paese – ha detto Obama in un comunicato – tutti i liberiani devono poter esercitare (il loro diritto di voto) senza timore di violenze o di intimidazioni. La comunità internazionale ne chiederà conto a quanti sceglieranno di ostacolare il processo democratico”.
Tubman si è ritirato dal ballottaggio presidenziale denunciando brogli al primo turno, svoltosi l’11 ottobre
scorso. Una decisione che ha suscitato forte preoccupazione nella comunità internazionale, per il rischio di nuove violenze nel Paese uscito solo nel 2003 da anni di guerra civile.
Al primo turno, il Presidente uscente Ellen Johnson Sirleaf aveva ottenuto il 43,9% dei voti contro il 32,7% di Tubman; al ballottaggio, Sirleaf potrà contare sull’appoggio dell’ex signore della guerra, Prince Johnson, che l’11 ottobre ha conquistato l’11,6% delle preferenze.
(fonte Afp)
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