Caronno Pertusella – «Forse dovreste iniziare a produrre dei dischi volanti, quelli avrebbero un grosso successo»: con questa battuta in perfetto stile Blasco, ieri pomeriggio alle 18,30, con una punta di ritardo come si conviene alle vere star, Vasco Rossi ha incontrato una delegazione di 15 lavoratori dell’Ims, l’azienda caronnese specializzata nella produzione di cd e dvd che, qualche settimana fa, ha ricevuto la sentenza di fallimento dal tribunale di Padova.
Fin dai primi giorni di protesta, nel mese d’ottobre, i lavoratori si erano rivolti al cantante che in passato aveva spesso inciso i propri cd nello stabilimento di via Bergamo «La vostra lettera – ha ricordato il rocker – mi ha profondamente commosso. Purtroppo non posso far molto se non darvi un po’ di visibilità».
Per i lavoratori l’incontro con Vasco è stata un’iniezione di fiducia: «Già il tuo messaggio su Facebook – ha sottolineato Antonio Ferrari di Cobas-Cub – ci ha dato forza in questi due mesi di presidio e quest’incontro è davvero un fantastico regalo».
La trasferta dei lavoratori caronnesi è iniziata a mezzogiorno al presidio di via Bergamo con il saluti ai colleghi che, un po’ a malincuore, non hanno partecipato all’incontro.
La delegazione non è passata inosservata: in treno tantissimi viaggiatori hanno chiesto informazioni sulla trasferta raccomandandosi di salutare il rocker. L’arrivo alla stazione centrale di Bologna è stato davvero da star: sul binario ad attendere i lavorati c’erano cinque telecamere e numerosi giornalisti, tutti ansiosi di conoscere la storia dell’Ims.
«Era quello che volevamo – sottolinea Ferrari – ringraziare Vasco per la sua solidarietà autentica e soprattutto far parlare della nostra azienda che ha le potenzialità per continuare a produrre e a stare sul mercato». Arrivati da Vasco, nel suo ufficio nel cuore di Bologna, i lavoratori hanno srotolato il loro maxi striscione dedicato al cantante regalando al cantante anche un cd con il resoconto fotografico della loro protesta. «Non ci ha deluso nemmeno questa volta – sussurra Giovanna Di Maggio – come cantante e soprattutto come uomo è davvero unico!».
Insomma il cattivo maestro è diventato un buonsamaritano? «Siamo tutti un po’ buoni e cattivi – sottolinea Vasco citando un suo noto successo – ma mi fa piacere aiutare chi mi chiede aiuto. E’ davvero un dramma vedere queste famiglie che perdono lavoro, si deve fare il possibile per evitare che capitino cose del genere».
Ma da Vasco non arriva solo solidarietà ma anche un barlume di speranza: «Mi è sembrato di sentire nell’ambiente che ci sono delle prospettive positive».
Una speranza per il futuro quindi è una grande esperienza per i lavoratori che appena usciti i giornalisti circondano il rocker per gli autografi: c’è chi si fa firmare una maglietta del lavoro, chi preferisce il nuovo libro appena uscito. Del resto è proprio lo stesso Vasco che entrando nella sala coi lavoratori dà un’anticipazione: «Lo vedete questo quaderno, è bianco perché è qui che da domani scriverò la mia autobiografia, che però – conclude con una fragorosa risata – uscirà solo postuma».
Sara Giudici
p.rossetti
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