Crisi/ Comune Bologna: 50 milioni di entrate in meno nel 2011

Bologna, 26 set. (TMNews) – Il Comune di Bologna avrà, nel 2011, almeno 50 milioni di entrare in meno dallo Stato e dalla Regione per effetto della manovra economica approvata. Nel 2012 da Roma arriveranno 11,7 milioni in meno. Intanto nell’anno in corso l’amministrazione comunale registrerà un avanzo di 22,4 milioni che nel 2012 arriverà a 60 milioni: risorse che non potranno essere utilizzate per il patto di stabilità. Le stime sono del vicesindaco del capoluogo, Silvia Giannini, che ha avviato il confronto sugli effetti della crisi economica nella seduta straordinaria del Consiglio comunale, alla presenza delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati, che proseguirà tutta la giornata.

Nel suo intervento in aula, Giannini ha messo in evidenza i “criteri di virtuosità” che sono richiesti dopo la manovra ai Comuni che in alcuni casi “penalizzano gli enti che forniscono più servizi”. Nel giorno in cui Standard and Poor’s ha tagliato il rating del debito di 11 enti locali, tra cui Bologna (da A+ ad A, con outlook negativo), il vicesindaco fa sapere che “recentemente l’agenzia ci ha ritenuto virtuosi, ma secondo il Governo forse rischiamo di non esserlo”. “Abbiamo disponibilità finanziarie che non possiamo spendere – ha aggiunto – e questo penalizza le aziende, riduce gli investimenti e forza a dismettere le partecipazioni” in società quotate “in un momento non favorevole”.

Tra i vari interventi possibili per garantire un pareggio di bilancio a fine anno, l’aumento dell’Irpef (da 0,7 a 0,8) e l’applicazione della tassa di soggiorno. “L’Agenzia delle Entrate – ha fatto sapere il vicesindaco – dal 2009 ad oggi grazie alle 1.045 segnalazioni da parte del Comune di Bologna ha incassato 1,5 milioni”. L’amministrazione comunale “che ogni anno deve far fronte a un calo di 200 lavoratori” nei vari settori a causa del blocco del turn over, punta a portare l’indebitamento (ora a quota 253 milioni) sotto i 200 milioni.

Pat

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