Londra, 10 ago. (TMNews) – Dopo Londra, le violenze si sono estese ieri per la prima volta anche a Manchester e sono riprese a Birmingham. Centinaia di ragazzi incappucciati e col volto coperto hanno messo a ferro e fuoco le città, hanno caricato i poliziotti, hanno rotto vetrine e compiuto saccheggi, dato fuoco ad auto e abitazioni, mentre il premier britannico David Cameron, rientrato anticipatamente dalle ferie, ha annunciato una presenza rafforzata delle forze dell’ordine.
Ieri sera la città più toccata dagli scontri era Manchester, nel nord-ovest, terzo agglomerato urbano dell’Inghilterra, dove una cinquantina di giovani sono stati arrestati, altri 35 sono stati fermati a Liverpool. Incidenti minori segnalati a Reading, Oxford e Milton Keynes, a una cinquantina di chilometri ad ovest e nord-ovest di Londra. La capitale è rimasta relativamente calma nella notte, dopo il dispiegamento di 16.000 agenti, contro i 6.000 della vigilia, nonostante permanga una forte tensione: numerosi i negozi con le saracinesche abbassate in anticipo e poliziotti presenti ad ogni angolo.
Da sabato scorso sono complessivamente 768 le persone arrestate e 111 i poliziotti rimasti feriti a Londra. Ieri è stato contato il primo morto, un ragazzo di 26 anni ferito da un colpo d’arma da fuoco nel corso degli scontri di lunedì nella capitale.
Fcs
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