ALBIZZATE Guardate la foto e rispondete alla seguente domanda: come si fa a disfarsi di un tesoro così? Eppure succede, ogni giorno e ovunque. Succede persino il giorno di Natale: regalo sgradito o padrone degenere? Comunque stiano le cose, un comportamento meschino.
La scena avvenuta ad Albizzate, intorno alle 15 di domenica, è questa: una famiglia del paese sta rientrando a casa dopo il pranzo natalizio e nota un cagnetto legato a un cancello, ai bordi di una strada di periferia. La bestiola abbaia a tutte le auto che passano, cerca quasi di attirarne l’attenzione, sfruttando il poco margine di movimento che la catena agganciata al collare le consente. Sufficiente, però, a farle rischiare l’investimento a ogni transito di vettura.
La famigliola, sconcertata, si rende conto subito che si tratta di un animale abbandonato. E spaventato, e affamato, e infreddolito. Lo slega, lo carica in auto e se lo portano a casa. Lo rifocilla, lo coccola e chiama i carabinieri, i quali a loro volta allertano il canile.
Il cane, un bastardino maschio di un anno e mezzo-due, viene portato al Dog’s Ground di Somma Lombardo, dove è ora accudito dal personale in attesa che un nuovo padrone più sensibile si prenda cura di lui.
Intanto i militari dell’Arma contano di risalire a chi l’ha abbandonato sfruttando i dati contenuti nel microchip, di cui ogni quattrozampe per legge va dotato. Sempre per legge, qualora venisse rintracciato, chi si è macchiato di un gesto così disumano sarà chiamato a pagarne le conseguenze.
Per il cagnetto, forse, la sfortuna si tramuterà in fortuna: ha perso un padrone crudele e ne troverà uno buono, capace di dargli l’affetto che merita e ispira.
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