Palermo, 10 nov. (TMNews) – Ci sarebbero tre indagati per l’uccisione di Enzo Fragalà, il penalista palermitano assassinato a colpi di spranga mentre usciva dal suo studio nel febbraio di due anni fa. La notizia è riportata oggi da alcuni quotidiani siciliani. Le indagini sulla morte dell’avvocato nei giorni scorsi hanno subito un’accelerazione a seguito delle dichiarazioni di una nuova collaboratrice di giustizia, che ha parlato di un movente passionale dietro l’assassinio di Fragalà. Secondo la pentita, in particolare, il penalista avrebbe mancato di rispetto nei confronti della moglie di un boss mafioso suo cliente.
A ordinare l’agguato, scattato la sera del 23 febbraio 2010, sarebbe stato Tommaso Di Giovanni, ritenuto il capomandamento di Porta Nuova, che si sarebbe affidato a due suoi uomini per l’esecuzione materiale. Tra le ipotesi che acquistano sempre più forza, tra l’altro, quella che vede l’omicidio come conseguenza non voluta dagli aggressori, che avrebbero agito a scopo intimidatorio. Intanto stamani Marzia Fragalà, figlia del legale, dalle colonne del Giornale di Sicilia ha detto di non credere alla pista passionale.
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