Oggi alle 17, la scrittrice Dacia Maraini sarà all’Università dell’Insubria nell’aula magna del Chiostro di Sant’Abbondio di Como. Giorgio Maria Zamperetti, titolare della cattedra di Law and Humanities nella Facoltà di Giurisprudenza e membro della Società Italiana di Diritto e Letteratura, condurrà l’incontro a ingresso libero.
Dacia Maraini ha una storia così ricca di avvenimenti e avventure che da sola è un romanzo. Una vita, quella della scrittrice nata nel 1936 a Fiesole, che l’ha condotta a conoscere molti posti del mondo; da ognuno di questi Dacia ha attinto qualcosa di buono, una memoria che poi lei ha dosato nella trama dei suoi tanti libri: romanzi, poesie, testi teatrali e anche fiabe per bambini, l’ultima quest’anno per i 200 anni dell’uscita della prima fiaba dei Grimm.
Per il progetto “Grimmland”, curato dal Goethe Institute per l’anniversario, alla Maraini è stato infatti chiesto di riscrivere “I tre linguaggi”, l’omonima favola dei Grimm. Memoria si diceva, un tema caro alla Maraini, e al centro del suo ultimo romanzo “La grande festa” (Rizzoli, 224 pag., 16 euro). Del libro che ricorda la separazioni da persone care, e l’autrice ne ha vissute tante: il padre, la sorella, i compagni Alberto Moravia e Giuseppe Moretti, se ne parlerà anche oggi insieme ad altri temi da cui la scrittrice non si è mai allontanata nella sua carriera narrativa. Su La Provincia del 16 marzo un’ampia intervista alla scrittrice.
c.colmegna
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