GERMIGNAGA «Nessun pestaggio di omosessuali. Niente omofobia». La discoteca JustIn Germignaga continua a respingere tutte accuse sui fatto accaduti domenica notte. E ci sarebbe anche un video, ripreso dalle telecamere interne, per dimostrare compiutamente l’accaduto.
«Stiamo fornendo la massima collaborazione possibile alle forze dell’ordine – chiarisce uno dei responsabili del locale, Paolo Giani – mettendo a disposizione ogni contributo possibile. Nella massima trasparenza. Con l’obiettivo di dimostrare la nostra estraneità alle accuse di omofobia». Stando ad ambienti vicini al JusIn, infatti, «gli animi si sarebbero scaldati per una normale lite, iniziata quando persone della security hanno invitato i ragazzi a scendere dal cubo per far posto alla ballerina ufficiale».
Del resto il locale nel recente passato ha anche ospitato le serate gay di Plastic, dopo la chiusura estiva del locale milanese. «Con eventi fantastici» confermano dal JustIn.
I commenti dei giovani che hanno denunciato l’aggressione, però, sono di segno opposto. «Stavo ballando con il mio compagno – replica invece da Facebook, Marco Coppola, uno dei ragazzi che hanno denunciato l’aggressione – quando si sono avvicinati due buttafuori, invitandoci ad uscire. Poi mi hanno spinto dalle scale e fatto cadere». «Io – aggiunge poi Daniel Sarti, altro giovane picchiato – sono stato aggredito da un buttafuori perché omosessuale».
Il caso, intanto, è arrivato anche in Parlamento, fino ai banchi del Governo. Con l’interrogazione del deputato del Pd, Paola Concia, ai ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri; della Giustizia, Paola Severino; e del Lavoro, Elsa Fornero per chiedere «quali iniziative urgenti i ministri intendano adottare al fine di assicurare la sicurezza, la libertà e l’incolumità delle persone omosessuali e arginare l’ondata di violenza omofoba». Con l’attenzione, alla luce dell’aggressione denunciata dai ragazzi, alla gestione della sicurezza nelle discoteche. «Servirebbero corsi di formazione antiomofoba per i buttafuori dei locali. Oggi – dice il deputato – si pensa che picchiare omosessuali sia consentito. Un limite insopportabile per un Paese civile».
b.melazzini
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