CISLAGO Quel contributo al Cistellum Calcio non s’era da dare. E chi a suo tempo lo concesse, ora dovrà restituire il maltolto alle casse comunali: 22.497,32 euro, più gli interessi e le spese legali (698,08 euro) da sborsare di tasca loro. La Corte dei conti ha condannato il sindaco Luciano Biscella e gli assessori Pierpoalo Grisetti, Debora Pacchioni e Giuseppe Frontini al risarcimento del danno in favore del Comune che loro stessi amministrano.
La sentenza riguarda un contributo straordinario erogato con delibera di giunta il 23 dicembre 2008 a favore del Cistellum. La somma doveva servire a pagare le utenze di energia elettrica e gas metano relative al periodo settembre 2007-agosto 2008. Il 30 novembre 2008 il Cistellum aveva presentato un “bilancino” in Comune evidenziando una perdita d’esercizio pari a 25.423,77 euro. Di qui la decisione della giunta (nonostante il parere sfavorevole del segretario comunale, che ne aveva eccepito la regolarità
tecnica e contabile) di appianare quanto meno il debito per i consumi di luce e gas del centro sportivo di via Papa Giovanni XXIII. L’impianto comunale è gestito dal Cistellum. L’accordo tra il club e il municipio è regolato da una convenzione. E proprio la convenzione prevede che le utenze siano a carico della società. Di qui l’irregolarità del contributo straordinario, nonostante lo stato di sofferenza economica del Cistellum. Anche perché proprio il Cistellum il 22 novembre 2008 aveva consegnato in Comune un consuntivo relativo alla stagione 2007/2008 dal quale emergeva un utile di 21.945,14 euro; utile trasformatosi stranamente in perdita di 25.423,77 euro nel documento depositato il 30 novembre dello stesso anno. Il club aveva giustificato la differenza dicendo di aver “dimenticato” di inserire le spese delle utenze nel primo prospetto. Ma la Corte dei conti non ha potuto fare a meno di sottolineare questa anomalia.
Enrico Romanò
f.tonghini
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