Cunardo, inni all’Anticristosui muri di chiesa e scuola

CUNARDO Scritte anarchiche e che inneggiano all’Anticristo sono apparse sul muro della chiesa parrocchiale di Cunardo, oltre che su quello del complesso scolastico cittadino. Questa l’amara sorpresa con cui hanno dovuto fare i conti mercoledì mattina i cunardesi, che al risveglio hanno scoperto gli imbrattamenti sui muri di due degli edifici più importanti dell’intero paese. A constatare quanto accaduto nottetempo i residenti, che si sono detti preoccupati per questo genere di episodi: «Per fortuna è la prima volta che assistiamo a gesti del genere,

certo che comunque non è un buon segnale per Cunardo» ha commentato una signora che vive in via Vaccarossi, a due passi dalle scuole.
Ad accorgersi della scritta apparsa sul muro della chiesa è stato invece il parroco don Ludovico Giossi, che si è detto molto dispiaciuto e turbato per quanto accaduto. Del fatto è stato immediatamente avvisato anche il sindaco di Cunardo Angelo Morisi, che subito ha compiuto un sopralluogo per rendersi conto di persona di quanto accaduto: «Molto probabilmente si tratta di qualche imbecille che non sapeva come impiegare il proprio tempo libero. Dalle scritte non emerge la riconducibilità ad alcun gruppo anarchico e dunque credo proprio che si tratti di vandalismi belli e buoni, senza alcun risvolto serio. Stiamo lavorando per accertare l’identità dell’autore e posso assicurare che presto darò disposizioni affinchè vengano cancellate».
Se il contenuto delle scritte non sembra preoccupare il primo cittadino, più allarmato è invece don Ludovico: «Benchè possa trattarsi del gesto di qualche ragazzino scriteriato, i contenuti sono comunque preoccupanti, perché segnalano un disagio di fondo presente in questi giovani. Inneggiare all’Anticristo è molto grave e a maggior ragione sarà necessario continuare a pregare anche per loro», ha commentato il parroco facendo sapere che per il prossimo 14 giugno è prevista la consacrazione del paese e di tutti i parrocchiani al Sacro Cuore di Maria. «Certamente per quel giorno le scritte saranno già state cancellate e quindi possiamo pensare a una speciale benedizione tanto per gli edifici colpiti quanto per i parrocchiani» ha preannunciato don Giossi. Intanto c’è qualcuno che prova a trasformare la rabbia in qualcosa di costruttivo: «Sarebbe bello se a verniciare il muro della scuola fossero gli alunni delle scuole, in segno di disprezzo e lotta verso queste forme di illegalità» è l’appello di qualche genitore degli studenti.

b.melazzini

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