Lamezia Terme, 9 ott. (TMNews) – “Benvenuto a Lamezia Terme ‘Santità’, nella nostra terra di Calabria, una terra di sofferenza”. Inizia così l’intervento con cui il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha salutato Papa Benedetto XVI in occasione della sua visita pastorale a Lamezia Terme. Davanti ad alcune decine di migliaia di fedeli riuniti per la celebrazione della messa nell’area industriale alle porte di Lamezia terme, Speranza ha usato parole dure contro il crimine organizzato: “Noi non possiamo accettare che nella nostra terra si rafforzi il dominio dei poteri criminali, l’impresa buona sia scacciata da quella cattiva ed inquinata, il capitale illegale si sostituisca a quello legale, i nostri giovani non abbiano lavoro e prospettiva e siano costretti ad andare via e persino tanti sacerdoti vengano minacciati”.
“Non vogliamo essere una terra amara, ma una terra di libertà per le donne, che qui incontrano più ostacoli e difficoltà, per gli uomini di oggi, per i nostri figli . Il cambiamento è indispensabile e possibile”, ha aggiunto, rilevando come “ognuno di noi è chiamato ad un esame di coscienza. Le sue parole, Santità, lasceranno una traccia indelebile nel cuore di ognuno di noi e sopratutto nel cuore dei nostri ragazzi: hanno bisogno di essere incoraggiati per costruire il loro futuro liberi dalle mafie, dai ricatti e dalle paure. Basta con la Mafia. I giovani sono la nostra speranza”.
Speranza ha poi rivendicato: lamezia “è una città inclusiva che non ha mai dimenticato i più bisognosi e le persone in difficoltà. Che ha affrontato momenti durissimi e che ha ancora aperta la ferita del 5 dicembre scorso: la tragedia della morte di 8 ciclisti nostri concittadini. Una grande tragedia”.
Tom
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