Washington, 26 nov. (TMNews) – Tante zone d’ombra. Più di un interrogativo a cui non è ancora stata data una risposta. L’articolo pubblicato dal New York Review of Books che la France Presse ha potuto consultare, che oggi è stato in parte pubblicato dal Financial Times, rilancia con forza la tesi del complotto nel caso di Dominique Strauss-Kahn, l’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale arrestato a New York per lo stupro di una cameriera dell’hotel Sofitel e poi assolto da ogni accusa penale.
Ecco i punti più oscuri della vicenda.
– IL BLACKBERRY PIRATATO E SCOMPARSO DI DSK
Secondo l’autore dell’inchiesta, Edward Epstein, Dominique Strauss-Kahn è informato la mattina del 14 maggio da un’amica che lavora temporaneamente alla sede dell’Ump che almeno uno dei messaggi di posta elettronica inviati dal suo telefono Blackberry è stata consultato al partito. Dsk ne informa allora la moglie Anne Sinclair e le chiede di dare l’allarme a Stephane Fouks, di Euro Rscg, per far esaminare l’apparecchio al suo ritorno a Parigi. Dopo aver pranzato con la figlia, mentre è diretto verso l’aeroporto,
Dsk cerca di ritrovare questo Blackberry, che ha smarrito. Da quel momento, il telefono in questione non è più stato rinvenuto. Già dalle 12.51 poi, ancora prima che Dsk incontri la figlia, il Blackberry è stato inoltre misteriosamente disattivato, secondo Edward Epstein. Anche il suo sistema Gps, che permette di localizzare l’apparecchio, è disattivato, circostanza che, a meno di un incidente, presuppone l’intervento di una persona molto esperta in fatto di tecnologia, sottolinea il giornalista. Sempre secondo lui, gli ultimi dati trasmessi dal Gps dell’apparecchio suggeriscono che non sia mai uscito dal Sofitel.
– UNO STRANO FESTEGGIAMENTO
Edward Epstein, che ha avuto accesso ai video di sorveglianza del Sofitel a New York, si interroga anche sul curioso balletto celebrativo che inscenano il direttore dei servizi tecnici dell’albergo, arrivato per ascoltare la testimonianza di Nafissatou Diallo che accusa Dsk, e un altro uomo non identificato. Quest’ultimo ha in precedenza accompagnato la cameriera presso i servizi di sicurezza dell’albergo. I due uomini, alcuni istanti dopo aver chiamato la polizia un’ora dopo i fatti, ricorda Epstein, si danno il cinque e si congratulano per tre minuti, prima di andare “apparentemente” ad attendere l’arrivo della polizia all’ingresso di servizio dell’hotel, scrive Epstein. Quest’ultimo ricorda d’altra parte che René-Georges Querry, direttore della sicurezza della catena Accor, a cui appartengono i Sofitel, è un parente di Ange Mancini, coordinatore dell’intelligence all’Eliseo.
– CHI ALLOGGIA NELLA CAMERA 2820?
Il giornalista afferma che secondo i rilevamenti dell’utilizzo delle chiavi elettroniche, Diallo è entrata varie volte nella camera 2820, situata sullo stesso piano della camera di Strauss-Kahn, prima e dopo il rapporto sessuale con il direttore generale dell’Fmi. Diallo aveva inizialmente nascosto agli inquirenti la sua presenza in questa camera. “Altre persone oltre a Diallo si trovavano nella camera 2820 durante e dopo l’incontro con Dsk?”, si interroga Edward Epstein, “Se così fosse, chi erano queste persone e che facevano? E perché Diallo ha smentito di essere entrata in questa camera?”.
Fco
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