Calcio, la matricola Verbano in Sardegna lotta contro avversari e… mal di mare

BESOZZO «Siamo preparati: alla trasferta in nave, al rientro in nave che sarà ancora più complesso, e alla prima partita che conta». Lo sguardo a tutto tondo è di Fiorenzo Roncari, mister del rossonero color Verbano, domenica alle 16 in campo nella sarda Arzachena: a calendario c’è il primo turno della Coppa Italia di categoria, chi passa domenica prossima ospita il Porto Torres.

Le risultanze del triangolare amichevole vinto con Solbiatese e Borgomanero, team d’Eccellenza, sono positive. Ma il territorio dell’incognito, per una volta, viaggia al contrario: «Come sono loro? Siamo così distanti! Abbiamo raccolto le informazioni che era possibile raccogliere, ma la curiosità nostra è vedere come siamo noi». Già la rosa è da completare, serve una punta, ci mancava solo questo: «Non ho mezzo centrocampo titolare. Shala ha problemi di tesseramento, Confeggi un turno di squalifica da scontare. Ah, ci sono pure due giocatori con l’influenza». Esorcismo: «Prego contro il mal di mare e contro peggioramenti della febbre, troppe le ore di aria condizionata».

Il cerchio si chiude in via obbligata, da monsieur de La Palice: «Undici li metto in campo, e saranno sicuramente i migliori che avrò». Benedetta la recente infornata di quattro giovani di buona speranza: «A parte Bilato, che è un ’94, Mezzotero, Riva e Golisciano giocano di sicuro. Sono perfettamente in grado di fare fronte alla situazione». Il campionato, la prima serie D della storia per il sodalizio besozzese, scatta domenica 4 settembre con la trasferta a Borgosesia: «Beretta ci ha dato tanto e sta dando altrettanto, ma non può essere l’unica punta per trenta e passa partite. Da solo è un po’ poco, continuiamo a guardarci attorno».

Samuele Giardina

s.affolti

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