MALNATE Le storiche locomotive di Francesco Ogliari sfrecciano rapidamente verso Malnate. L’accelerazione forse decisiva è arrivata giovedì pomeriggio dopo l’incontro, avvenuto in Comune a Malnate, tra il sindaco Sandro Damiani e il figlio dell’avvocato, Giacomo Ogliari. Un colloquio informale che ha prodotto un accordo clamoroso: «La famiglia Ogliari – rivela il sindaco – è d’accordo sulla volontà di portare il museo dei trasporti di Ranco a Malnate. Come ho avuto modo di dire già in passato questa era la volontà
dell’avvocato Ogliari, volontà che la famiglia intende rispettare». Proprio in occasione della celebrazione dei funerali, il figlio Giacomo aveva, infatti, ricordato l’affetto che legava il padre a Malnate. Una comunità alla quale l’indimenticabile avvocato si sentiva di appartenere, dimostrandolo in vita e persino dopo decidendo di essere tumulato nella cappella di famiglia all’interno del cimitero di Malnate. Malnate era la sua casa e il suo desiderio era riportare a casa quei treni che tanta soddisfazione avevano dato a lui e alle migliaia di visitatori a Ranco.
Per Malnate sarebbe un’opportunità enorme da non lasciarsi sfuggire: «Sulla base della volontà dell’avvocato Ogliari – dice Damiani – l’unico posto dove collocare il museo è Malnate. La famiglia, che dobbiamo ringraziare per la generosità, intende donare gratuitamente il museo. Inoltre esiste anche una biblioteca dei trasporti che i familiari dell’avvocato intenderebbero cedere gratis al Comune di Malnate, da mettere anche a disposizione dell’Università». In linea di massima l’accordo tra le parti è stato raggiunto. Prima, però, di poter rivedere le locomotive a Malnate servirà un piano di fattibilità: «Anche in questo – dice Damiani – abbiamo avuto la piena disponibilità della famiglia Ogliari e già da settimana prossima cominceremo ad avviare le procedure per realizzare un piano di fattibilità nella zona dove crediamo possa essere collocato il museo. In questo senso – sottolinea Damiani – la migliore opzione resta quella della Folla. Ci attiveremo per capire se quell’area sia o meno in grado di accogliere l’intero museo. Verranno effettuate misurazioni dell’area, si cercherà di capire se il terreno è in grado di sostenere le locomotive e altre indagini preventive. Dopodiché, se le indagini avranno avuto esito positivo, passeremo alle fasi successive». «Una cosa del genere – conclude Damiani – sarebbe per Malnate un’incredibile opportunità sotto ogni punto di vista. La vicinanza alla Ferrovia della Valmorea in questo senso sarebbe poi un’ulteriore potenzialità da sfruttare».
b.melazzini
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