VIGGIU’ Fiamme dolose all’ex depuratore di via Varesina a Viggiù: alle prime luci dell’alba ignoti hanno, infatti, dato fuoco all’ex ripostiglio nel quale in un lontano passato venivano riposti macchinari, pompe e attrezzature.
Hanno preso fuoco diversi penumatici che si trovavano dentro e all’esterno della casetta. Grazie all’intervento dei vigili del fuoco le fiamme sono state domate e l’incendio è stato spento. La struttura di proprietà comunale ha comunque riportato danni quantificabili in alcune migliaia di euro.
A Viggiù la caccia al piromane è scattata immediatamente con i carabinieri della locale stazione intervenuti dopo che un passante aveva segnalato l’incendio.
Secondo una parziale ricostruzione qualcuno ha appiccato il fuoco approfittando della posizione riparata in cui si trova l’area. L’ex depuratore si trova, infatti, in una zona boschiva caratterizzata dalla folta vegetazione. A questo punto il piromane, senza che nessuno si fosse reso conto di nulla, ha dato fuoco alle foglie e agli penumatici. Gomme e rifiuti che in passato qualcuno aveva scaricato nei boschi della zona e che nel corso del tempo erano stati raccolti per essere poi smaltiti. Erano stati accatastati dentro il piccolo ripostiglio, e qualcuno per una questione di spazio era finito all’esterno. Fatto sta che in pochi minuti la gomma degli penumatici è andata in fiamme provocando un vasto incendio. Le fiamme sono divampate investendo prima le gomme e poi molto rapidamente anche la struttura che è rimasta danneggiata.
A questo punto sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Grazie a loro sforzo l’incendio è stato presto reso inoffensivo. Sul posto sono sopraggiunti anche i carabinieri di Viggiù e gli agenti di polizia locale del Comune. A questo punto i militari hanno avviato l’attività d’indagine. Hanno raccolto tutti gli elementi necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Stando alle prime informazioni non ci sarebbero molti dubbi sull’origine dolosa dell’incendio anche se al momento non è ancora chiaro cosa sia stato utilizzato per alimentare le fiamme. Con tutta probabilità si è trattato di un atto vandalico. Gli investigatori, che pur non stanno trascurando altre piste, si starebbero concentrando sull’ipotesi dell’azione vandalica fine a sé stessa. Qualcuno senza un apparente motivo avrebbe incendiato il ripostiglio dell’ex depuratore. Fatto sta che le indagini stanno andando avanti in modo da fare piena luce sulle circostanze.
b.melazzini
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