SOMMA LOMBARDO “Non mi sono accorto di nulla, non ho visto nulla. Ho solo sentito le urla, mi sono fermato, ho subito chiamato i soccorsi e ho cercato di dare una mano”: questo il racconto dell’imprenditore olandese di 56 anni – risultato negativo sia all’alcoltest che al drugtest – alla guida dello yacht di 16 metri che ieri pomeriggio ha travolto una barca di vetroresina di cinque metri sul Lago Maggiore a Belgirate (Verbania).
Nell’urto fra lo yacht e la barca è
morta una donna di 43 anni, Marina Speridonova, cittadina italiana nata in Ucraina, residente a Sesto Calende e tre suoi amici sono rimasti feriti. Uno di loro – Moreno Morosini, trentottenne di Somma Lombarda – è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico la scorsa notte, nell’ospedale di Borgomanero (in provincia di Novara), per una serie di fratture ed è ora ricoverato in rianimazione. Gli altri due – Davide Bonga, di 35 anni, entrambi di Somma Lombarda e Pierangelo Civaldi, di 24 anni, di Angera – a quanto si è saputo dalla Guardia costiera di Verbania lasceranno l’ospedale entro oggi.
s.bartolini
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