MARCHIROLO La lite fuori dal locale finisce a coltellate: arrestato dai Carabinieri, in piena notte in casa della sorella, per tentato omicidio un trentenne di Lavena Ponte Tresa.
Tutto è successo intorno alla mezzanotte della scorsa notte in un locale di Marchirolo, dove vi erano un notevole numero di clienti che festeggiavano il compleanno di una ragazza. Qui l’uomo, per motivi ancora in corso di accertamento, ha intrapreso un acceso diverbio con un cittadino straniero. Insulti e spintoni: improvvisamente l’italiano estrae dalla tasca un coltello e colpisce il suo rivale, un cittadino serbo di 45 anni, residente in Svizzera. L’azione è stata fulminea, ma non priva di conseguenze dato che ha provocato nella vittima una ferita profonda, nella zona sottoscapolare , giudicata guaribili in 40 giorni. Se il fendente avesse raggiunto organi vitali sarebbe stato letale.
In pochi istanti alcune persone all’interno del locale si accorgono dell’accaduto. Fra le ragazze presenti c’è un’infermiera che decide di accompagnare l’uomo al Pronto Soccorso di Luino, con la sua macchina, ma ben presto si rende conto che le condizioni dell’uomo sono gravi e che sarebbe rischioso, data la copiosa perdita di sangue, trasportarlo con il mezzo di fortuna. Così chiama il 118. L’ambulanza raggiunge i due a Ponte Tresa e recuperato il ferito, decide di trasportarlo all’ospedale
di Varese. Arrivano sul posto i Carabinieri di Marchirolo e i Carabinieri del Nor di Luino che iniziano a far luce sulla vicenda e soprattutto immediatamente risalgono all’autore del gesto. Ricostruiscono con certosina pazienza le fasi dell’aggressione, visionano i filmati del sistema di videosorveglianza del locale e si mettono alla ricerca della persona. Inizia la caccia all’uomo, che viene rintracciato nell’abitazione della sorella e arrestato. L’uomo non ha riferito nulla rispetto la vicenda e le ragioni di quel litigio che restano ancora oscuri. Ora è in carcere a Varese. Il ragazzo ferito invece è ricoverato all’ospedale di Varese, ma per fortuna non versa in pericolo di vita.
b.melazzini
© riproduzione riservata