AZZATE «Macché ecomostro, è stata demolita una vecchia villa che non aveva nulla, ma proprio nulla, di storico e verrà realizzato un complesso residenziale perfettamente inserito nel contesto di centro storico».
L’architetto Claudio Negri, responsabile dei lavori della residenza Borgo Antico ad Azzate, ha rigettato al mittente le accuse lanciate dai cittadini di Azzate che nei giorni scorsi si erano detti pronti a raccogliere le firme per chiedere all’amministrazione comunale di bloccare i lavori in via Fiume.
Cittadini in subbuglio per una questione di natura estetica: per i promotori della protesta, infatti, il nuovo intervento urbanistico rappresenterebbe una “bruttura” rispetto al contesto in cui la palazzina andrebbe a inserirsi.
A due passi, infatti, c’è il centro storico con la villa comunale e con tante altre residenze di pregio. Residenze storiche che a detta dell’accusa avrebbe poco a che vedere con il nuovo intervento urbanistico. In realtà, dando un’occhiata al progetto e quindi alle prospettive future del nuovo edificio che prenderà il posto della villa che in passato fu della famiglia Castiglioni, l’impressione è che l’architettura, senza entrare nel merito di un giudizio estetico, non sia un’offesa
al paesaggio circostante. Negri ha sottolineato lo stato di abbandono in cui versava la vecchia villa sottolineando i pregi del nuovo complesso residenziale: «Il fabbricato preesistente – spiega l’architetto – era inagibile e pericolante. Una parte prospettante su via Fiume era crollata occupando parte del sedime stradale e quella rimanente era sul punto di crollare. Il progetto – aggiunge – è regolarmente approvato dall’amministrazione comunale e dalla Commissione Paesaggio».
Con un edificio ancora in fase di costruzione qualcuno potrebbe aver frettolosamente bocciato la struttura considerandola poco gradevole dal punto di vista estetica: «La ricostruzione – insiste Negri – è avvenuta nel rispetto del sedime plani-altimetrico esistente, la tipologia edilizia adottata è quella a corte come l’esistente. Stiamo parlando di una struttura portante d’avanguardia e antisismica. Le facciate esterne verranno realizzate nel rispetto della tradizione, con colori a calce, serramenti in legno con gelosie, “greche” decorative, parapetti in ferro e pietra, copertura in legno e tegole in cotto. Ci sarà inoltre un ampio giardino di pertinenza del condominio, piantumato con essenze autoctone». Il complesso è costituito da 18 unità a carattere residenziale.
b.melazzini
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