Roma, 13 dic. (TMNews) – Il “regalo perfetto” è molto più facile (ed economico) da trovare di quanto non si pensi: almeno secondo una ricerca condotta dagli psicologi della Stanford University.
Come riporta il quotidiano statunitense The New York Times, le ore passate a scegliere il regalo giusto e il prezzo elevato fanno sentire meglio chi fa il regalo e non chi lo riceve; inoltre, i regali “a sorpesa” sono meno graditi rispetto a qualcosa scelto personalmente dal ricevente – come ad esempio su una “lista dei desideri” disponibile in molti siti internet – o addirittura al regalo “cash”.
Un degli studi ad esempio rivela che la correlazione prezzo-aspettativa è valida quando le persone ricordano un regalo da loro fatto: più era costoso, più ci si aspettava che fosse apprezzato; ma per quanto riguarda quelli ricevuti la gratitudine era indipendente dalla spesa: la spiegazione è che nella mente del ricevente l’alternativa non è fra un regalo più costoso e uno meno caro, ma fra la possibilità di riceverne uno e di non riceverne affatto.
Quanto al regalo a sorpresa – fatto magari ignorando indicazioni precise da parte di chi riceve – viene spesso interpretato come un modo per dire “ti conosco meglio di quanto non faccia tu stesso”, pensiero che non viene accolto con gioiosa gratitudine. Quest’ultimo è un risultato confermato anche dai regali di matrimonio: i novelli sposi di solito apprezzano assai più ciò che proviene dalla lista di nozze rispetto ad iniziative indipendenti.
Mgi
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