20 Giu 2012
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CANTELLO Il furto è avvenuto nel parcheggio della dogana di Gaggiolo a Cantello, a due passi dal valico della Svizzera. Si tratta di un mezzo pesante fermo in sosta in un luogo nel quale ogni notte si radunano decine di camion, autocarri e autoarticolati in transito sul confine. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Varese.
I fatti risalgono all’ultimo fine settimana: i ladri, senza essere notati da nessuno, si sono introdotti nel parcheggio e dopo aver agganciato con il rimorchio l’autoarticolato lo hanno portato via facendolo svanire nel nulla. Nel giro di pochi istanti, infatti, la banda di professionisti si è dileguata facendo perdere le proprie tracce. I malviventi hanno abbandonato il valico senza essere notati da nessuno e se la sono svignata con il carico di mattoni.
Non è la prima volta che il parcheggio di Gaggiolo finisce nel mirino di questa banda di professionisti. È molto probabile infatti che si tratti delle stesse persone che qualche settimana fa aveva già rubato un autoarticolato carico di magnesio. In quella circostanza la refurtiva complessiva risultò ben più consistente: si parlò, infatti, di una cifra vicina ai trentamila euro.
La dinamica è sempre la stessa. Un motivo in più per credere che dietro questi misteriosi furti di autoarticolati ci sia la sempre stessa mano. Individui che evidentemente sono a conoscenza dei meccanismi che regolano il parcheggio e che sanno quando e in che modo agire per trafugare bottini di una certa rilevanza dal punto di vista commerciale. I ladri, inoltre, approfittano del fatto che di notte i camionisti abbandonano nel parcheggio il mezzo e il carico,
lasciandoli incustoditi, per tornare a casa o per trascorrere qualche ora di riposo in qualche albergo della zona. Fatto sta che quello dell’altro giorno è stato solo l’ultimo furto di autoarticolati messo a segno al valico di confine di Gaggiolo. Un affare redditizio: molto probabilmente, il carico finisce poi per essere venduto in qualche mercato abusivo. Sulla vicenda stanno prestando attenzione i carabinieri di Varese, che stanno cercando di risalire all’identità dei responsabili.
e.marletta
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