Bruxelles, 26 ott. (TMNews) – Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha pubblicato una dichiarazione, alla fine del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Ue svoltosi stasera a Bruxelles, in cui, riprendendo in gran parte il testo delle conclusioni del Consiglio, illustra i termini dell’accordo raggiunto dai Ventisette sulla ricapitalizzazione delle banche secondo un “approccio coordinato” a livello Ue.
L’accordo, afferma Van Rompuy nella dichiarazione, prevede che, “nelle attuali circostanze eccezionali” sia creato un “cuscinetto temporaneo che consenta al sistema bancario di resistere agli shock in modo affidabile”. Secondo quanto è stato concordato, “alle banche sarà richiesto di avere, entro il 30 giugno 2012, il 9% del capitale di alta qualità (ovvero un coefficiente patrimoniale ‘Core Tier 1’ del 9%, ndr). Questa cifra – continua la dichiarazione di Van Rompuy – dovrà prendere in conto una svalutazione dei titoli di Stato (detenuti dalle banche, ndr) al livello del loro valore di mercato al 30 settembre 2011”.
Su questo punto, c’era stata nei giorni scorsi una controversia con Spagna, Italia e Portogallo, poi rientrata, perché in una prima versione dell’accordo si voleva ridurre il valore dei titoli di Stato di questi paesi al di sotto del loro attuale valore di mercato.
Quanto a chi debba sostenere i costi della ricapitalizzazione, è passata, come ampiamente previsto, la tesi sostenuta con forza dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: prima le banche stesse, ricorrendo ai capitali privati, poi gli Stati in cui operano, se l’apporto dei capitali privati non è sufficiente, e solo in ultima analisi il Fondo di salvataggio dell’Eurozona (Efsf).
“Le banche – spiega Van Rompuy – dovranno raccogliere i capitali innanzitutto dai privati , e solo se questo non è possibile, chiedere il sostegno dei governi nazionali. Se fornire questo sostegno non è possibile senza creare un rischio sistemico per l’Eurozona, allora sarà l’Efsf a fornire il prestiti per la ricapitalizzazione”.
Il presidente del Consiglio europeo sottolinea poi che “qualunque forma di sostegno pubblico, che sia nazionale o a livello europeo, dovrà ottemperare alle regole Ue sugli aiuti di Stato in un contesto di crisi. La Commissione europea ha indicato che applicherà queste regole con la necessaria proporzionalità, in considerazione del carattere sistemico della crisi”.
“Con queste misure – conclude Van Rompuy – noi ripristiniamo la fiducia e riportiamo il settore bancario europeo su una base sana”.
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