Besozzo, assalto alla villa Paura per la sorella di Balotelli

BESOZZO Saccheggiata nella notte la villa di Besozzo di proprietà della titolare del noto ristorante di Barasso “Filetto e Controfiletto”, Patrizia Ferrari: un grande spavento anche per la sorella di Mario Balotelli, Abigail, che in quel momento stava dormendo nella villa svaligiata. Per la sorella di Super Mario, che a Varese sta portando avanti alcune esperienze lavorative, infatti, quella di Patrizia è una sorta di famiglia adottiva.

Intorno alle tre di giovedì notte i ladri hanno assaltato l’abitazione facendo razzìa di gioielli per un valore di svariate migliaia di euro. Secondo un primo conteggio la refurtiva sarebbe superiore agli 80.000 euro, anche se una quantificazione precisa deve essere ancora effettuata. I ladri, che nelle ultime settimane hanno colpito più volte a Besozzo, hanno fatto irruzione nella casa senza che nessuno si accorgesse di nulla. Improvvisamente, però, il cane di famiglia ha iniziato ad abbaiare. A quel punto i ladri hanno velocizzato le operazioni e in pochi minuti, dopo aver scavalcato il muro di recinzione, hanno collezionato anelli, collier, diamanti, bracciali e orologi. Un bottino impressionante, costituito nella maggior parte da regali e da oggetti, seppur costosi, a cui Patrizia era molto legata affettivamente.

A un certo punto, la commerciante varesina è stata svegliata dal cane e ha messo in fuga i ladri che proprio in quel momento stavano finendo l’opera. «Ero in dormiveglia – racconta la donna – a un certo punto ho intravisto la testa di qualcuno. Inizialmente ho pensato potesse trattarsi di un uccello che era entrato in casa. Il cane si stava agitando e abbaiava, mi sono alzata e sono andata verso l’ultima stanza. Ho notato la finestra aperta, sono andata di corsa verso il balcone e ho visto un ragazzo con la maglia arancione che stava entrando in una macchina».

In casa c’era anche la sorella di Balotelli, Abigail: «Abi mi ha detto – prosegue – che è stata la paura più grande che abbia avuto. Grazie a Dio posso dire di essere ancora quella di prima. Mi rimane l’amaro in bocca: i gioielli non ci sono più, ma la cosa più importante è che nessuno di noi si sia fatto del male. In fine dei conti siamo stati fortunati perché in queste situazioni possono finire molto peggio». Sull’episodio stanno indagando i carabinieri.
Pino Vaccaro

b.melazzini

© riproduzione riservata