Sicilia; Picchia rivale con colpo karate dopo commento su ragazza


Palermo, 18 mag. (Apcom)
– Uno solo colpo, inferto con violenza, fra guancia e collo dopo un breve diverbio verbale fra due minori, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia sabato sera a Licata nell’agrigentino, perchè il più piccolo dei due ‘contendenti’ ha sbattuto la testa sul marciapiede e si è fratturato il cranio. “Il ragazzo, che ha 15 anni, non è in pericolo di vita. Non c’è stata nessuna colluttazione di gruppo e non ha agito nessun branco – spiega ad Apcom il capitano dei carabinieri di Licata, Andrea Corinaldesi che coordina le indagini – solo una lite fra due minorenni” .

E’ successo tutto intorno alle 22.30 di sabato nella piazza principale del paese piena di giovani. Forse un commento ‘pesante’ del ragazzo più piccolo nei confronti della compagna di scuola fidanzata con il più grande, un diciassettenne, ha provocato il ‘chiarimento’ fra i due. I ragazzi si sono allontanati dal gruppo di amici comuni e dopo una breve discussione il diciassettenne, che compirà 18 anni ad ottobre, ha colpito il rivale con un colpo di karate. Sfortuna ha voluto però che il ragazzino colpito sia caduto all’indietro a peso morto e abbia urtato violentemente il capo svenendo e fratturandosi il cranio. Soccorso e portato in ospedale è adesso in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.

Duro il vicario del vescovo, monsignor Antonio Castronovo che parla di “mancanza di valori”. Intervistato dalla Tgr della Rai ha sostenuto come “questi giovani che potrebbero essere il traino di valori purtroppo si umiliino perchè, non avendo niente da fare, cercano emozioni che li degradano e umiliano se stessi e la città”.

Cas

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